Le due scosse di terremoto che hanno colpito nuovamente l’Emilia Romagna lo scorso martedì hanno costretto EQECAT a rivedere le stime delle perdite calcolate in seguito al sisma del 20 maggio. Si parla ora di perdite assicurate per 300-700 mln €.
Inizialmente l’agenzia aveva parlato di perdite per circa 100 mln € e in ogni caso aveva escluso che potessero superare i 200 mln €. Ma le scosse che hanno continuato a colpire il Nord Italia la settimana scorsa hanno contribuito ad aumentare i danni, vista la vulnerabilità degli edifici già provati dal sisma.
EQECAT, nel rivedere le sue stime, ha tenuto conto delle possibili scosse di assestamento, che potrebbero provocare ulteriori danni a edifici e strutture.
Le stime della società sono basate su un tasso di penetrazione assicurativa piuttosto basso: 3-5% per le linee commercial e industrial, e di appena l’1% per le proprietà residenziali.
Risk Management Solutions, invece, pur sostenendo che i livelli di copertura assicurativa contro il rischio sismico siano piuttosto bassi in Italia, ritiene che il 40% dei rischi corsi da imprese e industrie siano coperti. RMS non ha commentato i livelli di penetrazione dell’assicurazione in Emilia Romagna. “La copertura contro il terremoto in Italia in grado di assicurare il valore intero di un edificio è estremamente rara in Italia, quando non totalmente assente. La maggior parte delle polizze offre copertura per il 20-50% delle somme assicurate”, ha precisato infine RMS.
Molte delle strutture che hanno subito danni ingenti in seguito alle scosse di martedì scorso erano state colpite anche dalla scossa precedente. In taluni casi i danni non erano visibili. Fra le strutture che hanno subito danni maggiori figurano case, chiese ed edifici commerciali.
Fonte: Commercial Risk Europe